La mia seconda tappa artistica era programmata a Tapachula.
Un anno fa, casualmente, ho conosciuto un artista Messicano su Facebook: Art Nery Munoz, chissà come abbiamo iniziato a chiaccherare, all’epoca il mio spagnolo non era tanto fluido, ottimo motivo in più per fare un pò di pratica.
Parlando di arte e delle nostre rispettive differenti culture io e Nery abbiamo iniziato a scriverci sempre piu’ spesso sino al giorno in cui abbiamo parlato di un vero incontro e di vari progetti in cui avremmo potuto collaborare. Accompagnata da una forte ispirazione ho preparato dunque i miei bagagli e sono andata a Tapachula!
Il viaggio è stato un’avventura.. la mia fantastica promozione per l’estero della 3 non ha funzionato nemmeno per cinque minuti e l’ autobus per Tapachula (il secondo che avrei dovuto prendere) è stato cancellato durante il mio tragitto. Cose che capitano in Messico! E così mi sono ritrovata sola e persa a metà strada tra Città del Messico e Tapachula senza poter avvisare nessuno sulla mia posizione.
Il mio istinto di sopravvivenza ha dunque tartassato il povero ragazzetto che lavorava per la compagnia del bus (e dalla quale io avevo acquistato un biglietto intero per Tapachula) e, spiegatagli più o meno la mia situazione, il giovane e’ stato così gentile (per forza) da chiamare varie volte Nery dal suo telefono per avvisarlo su quello che è stato il mio ritardo di 6 ore circa. Comunque sia ce l ho fatta e sono arrivata sana e salva 😀
Il meraviglioso clima tropicale mi ha subito conquistato, la natura esplosiva, la musica in ogni dove, i colori, il cibo buonissimo e più di ogni altra cosa la caldissima accoglienza latina di Nery, della sua famiglia e dei suoi amici.
Era la settimana di Natale ma per me era difficile sentire l’aria Natalizia con le infradito ai piedi, i cocchi freschi da bere in spiaggia, bagni alle cascate, passeggiate per le rovine maya tra le piantagioni di cacao e caffè. Un nuovo mondo fantastico.
La semplicità della vita delle persone che vivono tra la selva mi ha scaldato il cuore, vedere i bambini felici di giocare liberi nel fiume mi ha fatto sorridere e riflettere sul come siamo dei veri specialisti a creare tanti problemi con il nostro stile di vita “super agiato”.
Nery lavora spesso in queste comunita’, organizza lezioni d’arte, arteterapia, murales comunitari e progetti artistici vari meravigliosi.
Lo scambio artistico che abbiamo creato permea tuttora, e oltre a un’artista ho trovato un amico.
E’ stata per me un’esperienza umana e artistica fantastica.